Polizia
Blitz a Torino: Askatasuna perquisita, indagini sugli assalti a La Stampa
L'edificio presidiato nella primavera 2025 fa parte di un patto di collaborazione con il Comune e un comitato di garanti per la gestione di alcune attività al piano terra
Torino è tornata al centro delle cronache con una vasta operazione di polizia che ha interessato il centro sociale Askatasuna, in corso Regina Margherita. La Digos e i reparti mobili hanno fatto irruzione nello stabile, occupato dal 1996, e contemporaneamente hanno avviato perquisizioni nelle abitazioni di militanti riconducibili al centro e a collettivi studenteschi. L’azione, che ha comportato la chiusura della viabilità davanti alla palazzina e l’interruzione di una linea tramviaria sostituita da bus, si inserisce in un’inchiesta più ampia sugli assalti avvenuti nei mesi scorsi durante le manifestazioni pro-Palestina.
Il nodo centrale riguarda l’attacco alla sede del quotidiano La Stampa, avvenuto proprio nel giorno dello sciopero dei giornalisti. Quel gesto, che portò al danneggiamento della facciata e all’ingresso del palazzo, suscitò immediate e forti reazioni. La direzione del giornale denunciò l’episodio come un attacco alla libertà di stampa, sottolineando la gravità di colpire un presidio dell’informazione in un momento simbolico come quello di una mobilitazione sindacale della categoria. Le istituzioni locali e nazionali espressero solidarietà alla redazione, mentre l’Ordine dei giornalisti parlò di un segnale inquietante per la democrazia.
Le indagini hanno cercato di ricostruire la catena di responsabilità, collegando l’assalto non solo a singoli militanti ma a un contesto più ampio di tensione che ha visto coinvolti anche altri obiettivi, come le Ogr e la sede di Leonardo. L’operazione di oggi sembra voler dare una svolta a quell’inchiesta, puntando a chiarire il ruolo di Askatasuna e dei gruppi che gravitano attorno al centro sociale.
Il caso si intreccia con un paradosso: lo stesso edificio è stato oggetto, dalla primavera 2025, di un patto di collaborazione con il Comune e un comitato di garanti per la gestione di alcune attività al piano terra. Una convivenza difficile, che ora rischia di essere messa in discussione dalle nuove accuse e dalle tensioni riaccese.
«Potrebbe essere possibile lo sgombero». A scriverlo sui social, a proposito del centro sociale Askatasuna di Torino, sono degli attivisti, mentre è in corso una perquisizione da parte delle forze dell'ordine. Al momento dell'arrivo, oggi all'alba, la Digos ha trovato all'interno sei attivisti, tra il quinto e il sesto piano dello stabile. Una circostanza che potrebbe contrastare con il patto di collaborazione siglato tra Comune e comitato di garanzia, per la gestione delle attività del solo piano terra. L'operazione di polizia, carabinieri e guardia di finanza è ancora in corso, mentre continuano ad arrivare sul posto attivisti.