Le risorse hanno consentito di attuare un piano capillare di cura ordinaria e straordinaria che ha interessato 21 delle 23 dighe in esercizio e tutti e quattro i grandi adduttori irrigui gestiti dal dipartimento. Su un centinaio di interventi programmati, circa settanta sono stati avviati nell’attuale esercizio finanziario, con un utilizzo pari all’85% delle somme stanziate, ossia 6,1 milioni di euro.
«Triplicare le risorse per la manutenzione delle dighe non è solo un dato contabile, ma il segno tangibile di un cambio di passo – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani –. Abbiamo smesso di rincorrere le emergenze e abbiamo iniziato a lavorare con metodo e programmazione. Settanta interventi avviati in un solo anno, l’85% delle risorse già impegnate: questa è concretezza, questa è la risposta operativa che i siciliani si aspettano da chi governa. Le infrastrutture idriche non possono più essere trascurate, soprattutto in una terra come la nostra dove l’acqua è un bene prezioso che va tutelato con una programmazione seria e continuativa».
«Questi investimenti – dice Colianni – rappresentano la concreta dimostrazione dell’impegno dei dipartimenti dell’Energia e dell’Acqua e dei rifiuti per garantire la sicurezza e l’efficienza delle nostre infrastrutture idriche strategiche. In un contesto di scarsità idrica, la manutenzione delle dighe non è solo una questione di sicurezza, ma una priorità assoluta per assicurare la risorsa acqua ai cittadini siciliani, all’agricoltura e alle attività produttive. Con 7,2 milioni di euro di stanziamento, un record assoluto per la nostra Regione, stiamo invertendo la rotta dopo anni di investimenti limitati e restituendo efficienza a un patrimonio infrastrutturale fondamentale per il futuro della Sicilia. Voglio ringraziare – conclude l’assessore – il dirigente generale del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, Arturo Vallone, e tutto il personale tecnico del «Servizio S.03 Dighe» per l’eccellente lavoro svolto, un impegno che ha reso possibile la rapida attuazione del piano di interventi, raggiungendo risultati procedimentali e operativi tra i migliori dell’ultimo decennio».
Gli interventi hanno riguardato:
- la messa in sicurezza delle opere;
- l’adeguamento normativo degli impianti elettrici e oleodinamici;
- l’aggiornamento della strumentazione di monitoraggio;
- attività di diserbamento e pulizia anche in ottica antincendio;
- il potenziamento dei sistemi di misura dei volumi erogati agli utenti, con particolare attenzione agli invasi a uso potabile.
Tra le opere strategiche concluse o in corso, spiccano:
- Traversa Ponte Barca: ripristino delle protezioni catodiche, sostituzione di motorizzazioni e pompe e automazione degli accessi, per un investimento di 164.824 euro.
- Diga Olivo: manutenzione straordinaria della cabina elettrica, dell’illuminazione e degli impianti di comunicazione per 81.824 euro.
- Diga Poma: interventi urgenti di ripristino degli impianti idrico-elettrici, pulizia dei canali e manutenzione delle opere accessorie per un totale di 181.936 euro.
- Diga Rosamarina: lavori rilevanti sulle apparecchiature oleodinamiche a servizio degli organi di scarico, con un investimento di 177.816 euro.