×

Comune

Inchiesta, opposizione in pressing su Lagalla «Faccia come Schifani, via la Dc dalla giunta»

Le forze di centrosinistra tornano all’attacco. La posizione dell'assessore Forzinetti però sembra solida

12 Novembre 2025, 06:30

Inchiesta, opposizione in pressing su Lagalla «Faccia come Schifani, via la Dc dalla giunta»

«Lagalla faccia come Schifani, fuori la Dc dalla giunta». Lo chiedono chiaramente le opposizioni, ma che stia andando in scena una specie di congiura del silenzio anche dentro la maggioranza per mettere all’angolo quello che fu il partito di Cuffaro, in molti lo sospettano. Intanto un paio di consiglieri Dc nel silenzio totale delle dichiarazioni meditano sul da farsi, fino a immaginare la possibilità di creare nuovi gruppi, stando alle voci non ufficiali.

Tutti, sindaco incluso, guardano agli interrogatori di garanzia di venerdì per l’inchiesta sanità. Se alla Regione i due terzi dei pilastri di Grande Sicilia battono i pugni, con Raffaele Lombardo che chiede l’azzeramento della giunta Schifani e Gianfranco Miccichè che non le manda a dire a Salvatore Cuffaro, principale indagato, il terzo uomo, cioè Roberto Lagalla, ha affidato giorni fa a una lettera al consiglio la risposta sul destino, finora salvo, della maggioranza e della giunta, che in quota Dc conta Giuliano Forzinetti.

Il ruolo di Forzinetti - si dice anche questo - non è a rischio, almeno per mano diretta del sindaco. Se, per remota ipotesi, il suo posto in giunta dovesse essere rivendicato, con firme in calce, dagli altri partiti, Lagalla affronterebbe la questione. Ma per ora il sindaco resta fermo al punto.

L’assessore alle Attività produttive è impelagato nella questione Ballarò. Ieri in consiglio il copione era già scritto: votazione che salta ancora, assessore stavolta assente e il resto della maggioranza a fare blocco con l’opposizione su una modifica decisiva della proposta di rigenerazione. Per molti, opinione trasversale, una delegittimazione dell’assessore, mandato in prima linea proprio in concomitanza con i fatti che hanno travolto la Dc a livello regionale. E mentre Franco Miceli del gruppo misto e Giulia Argiroffi di Oso raggiungono l’accordo tecnico-procedurale in commissione Urbanistica con il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Piampiano e gli altri membri di maggioranza, portando in consiglio l’emendamento decisivo, arrivano le note delle opposizioni: «Lagalla è prigioniero dei giochi di potere - sostengono i 5 stelle - e mentre il presidente della Regione decide di interrompere ogni rapporto in giunta con la DC, lui cosa aspetta a fare lo stesso? Da Lagalla non ci aspettiamo né coerenzacoraggio morale. Continua a fare il sindaco-spettatore mentre nelle retrovie si preoccupa di blindare accordi politici con Lombardo e Miccichè».

«Secondo Schifani - incalzano Pd, gruppo misto, Avs e Oso - la permanenza della DC nel governo regionale confliggerebbe con i principi di trasparenza che egli dichiara di voler tutelare. Ci chiediamo se le stesse valutazioni le stia compiendo, con libertà e autonomia, il sindaco della quinta città d’Italia, o se dinamiche legate al mantenimento della maggioranza in aula siano d’ostacolo a quella libertà politica, assolutamente necessaria in questi casi, di decidere se rimuovere dalla giunta e dai cda delle partecipate gli uomini indicati dalla Dc».