CASO OPEN ARMS
Le reazioni all'assoluzione di Salvini: Meloni chiede un applauso in Senato, la Lega esulta, Fi gioisce. Bonelli: «Allora non ci sono le toghe rosse?»
Da destra a sinistra fino alla Sicilia tanti i commenti alla sentenza della Cassazione che ha chiuso dopo 5 anni la vicenda della ong spagnola
"Vorrei aprire queste mie brevissime repliche chiedendo un applauso per l’assoluzione del vicepremier Matteo Salvini dall’accusa infondata di sequestro di persona" e per la "affermazione del principio che un ministro dell’Interno che difende i confini italiani sta facendo il suo lavoro e niente di più. Esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra gioia al vicepremier Matteo Salvini". Così la premier Giorgia Meloni, è intervenuta poco fa in Senato dopo il dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo commentando l'assoluzione del vicepremier.
Poco prima Giorgia Meloni sui social aveva scritto: «La definitiva assoluzione di Matteo Salvini nel caso Open Arms è una buona notizia e conferma un principio semplice e fondamentale: un Ministro che difende i confini dell’Italia non commette un reato, ma svolge il proprio dovere. Forza Matteo».
Tante, tantissime le reazioni alla decisione della Cassazione. «Felice per la sentenza di assoluzione di Matteo Salvini sul caso Open Arms. Ti abbraccio Matteo!», ha scritto per esempio sui social il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. «Ero certo che Matteo Salvini sarebbe stato assolto in via definitiva. Ha agito nell’interesse dell’Italia, giustizia è fatta. Ora proseguiamo nella nostra azione di Governo, uniti e compatti, fino alla termine della legislatura» ha invece scritto sempre sui social, Antonio Tajani, vicepremier e leader di Fi.
Reazioni anche a sinistra. «Noi le sentenze le rispettiamo sempre - ha detto Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde -. Ora la destra non potrà più sostenere che esista una magistratura "rossa" o politicizzata. Resta però fermo il nostro giudizio politico sull'operato di Matteo Salvini, che è e rimane negativo: Salvini ha usato i migranti come strumento di propaganda e di consenso elettorale, non per difendere i confini dell’Italia».
Voci arrivano anche dalla Sicilia. «Non c'erano dubbi sul fatto che anche gli "ermellini" confermassero che non c'era alcun reato nel difendere i confini e nel negare il Pos alla nave Open Arms. Matteo Salvini ha fatto il suo dovere di ministro della Repubblica ed è emerso chiaramente che la ong agiva soprattutto per finalità politica insistendo per sbarcare in Italia», hanno detto il capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, Salvo Geraci, assieme ai deputati regionali Pippo Laccoto e Vincenzo Figuccia, e agli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano. «A Matteo Salvini non abbiamo fatto mancare la nostra vicinanza e oggi gioiamo insieme a lui e a tutta la Lega», hanno concluso.