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Champions

Una Juve sprecona cade a Madrid ma mette paura al Real

Blancos avanti con Bellingham, ma almeno tre clamorose occasioni buttate alle ortiche dai bianconeri

Fabio Russello

22 Ottobre 2025, 23:17

Una Juve sprecona cade a Madrid ma mette paura al Real

Reazione e prestazione ci sono state, il risultato no. La Juventus cade al Bernabeu: Real Madrid-Juve finisce 1-0, decide Bellingham a inizio ripresa, proprio nel momento migliore dei bianconeri. È questo, per Tudor, il rammarico più grande.

Xabi Alonso non fa calcoli in vista del Clasico di domenica con il Barcellona e schiera il miglior undici possibile: davanti ci sono tutti i big, da Mbappé e Vinicius a Bellingham e Guler; completa la batteria di trequartisti l’ex Milan Diaz. A protezione di una retroguardia falcidiata dalle assenze, sceglie Tchouameni, con Asencio e Militao centrali e Valverde e Carreras ai lati.

Tudor cambia ancora e sorprende con l’esclusione del capitano Locatelli: la fascia passa sul braccio di Yildiz. In attacco c’è Vlahovic; in mezzo McKennie e Koopmeiners con Thuram, mentre Kalulu torna esterno a tutta fascia davanti al terzetto arretrato Gatti-Rugani-Kelly.

“C’è stato un confronto come in tutti i club e in tutte le famiglie, sono state scritte cose non vere perché vogliamo continuare con Tudor – le parole del dirigente Chiellini – e ora stiamo vivendo un momento difficile, ma vogliamo dare un segnale a tutti: la Juve deve dare una risposta soprattutto a se stessa”.

L’approccio dei torinesi convince e sorprende i blancos: subito pericolosi McKennie e Gatti, con Courtois attento. Nella seconda parte del primo tempo crescono i merengues, ma a eccezione di qualche corner e di un tentativo dell’ex rossonero Brahim Diaz, la squadra di Tudor si difende con ordine. Nel finale serve però una grande parata di Di Gregorio: il fantasista spagnolo naturalizzato marocchino manda in profondità Mbappé, che a tu per tu sbatte sull’estremo difensore bianconero.

Nell’intervallo nessun cambio. Subito Kalulu approfitta di un errore di Carreras, ma Militao chiude in scivolata. Poco dopo l’occasione più grande capita a Vlahovic: con il Real sbilanciato, il serbo parte dalla propria metà campo in duello con il brasiliano, entra in area e calcia di sinistro; Courtois devia in angolo. È il momento migliore della Juve: ci provano anche Cambiaso (tiro smorzato da Thuram) e Yildiz con un tiro-cross su cui Vlahovic non arriva.

Ma a colpire è il Real: al 57’ Vinicius manda in crisi McKennie e centra il palo; sulla ribattuta Bellingham anticipa Kelly e insacca a porta vuota. Tudor reagisce inserendo Conceicao per Thuram, colpito duro da Diaz. Di Gregorio tiene in vita la partita con una doppia respinta su Mbappé e lo stesso Diaz.

Nel quarto d’ora finale il tecnico passa da Yildiz-Vlahovic a Openda-David e richiama Koopmeiners per Locatelli: i due nuovi attaccanti confezionano la palla del pari, sprecata dal belga. In pieno recupero Courtois allontana di pugno una bordata da lontano di Kostic. La Juventus esce sconfitta ma a testa alta. Resta però il nodo classifica: con due punti in tre gare, i bianconeri sono fuori dalle prime 24.