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Brad Pitt e Angelina Jolie, la nuova puntata della saga tra vini, accuse e soldi in ballo: l'attore ora vuole 35 milioni dalla ex moglie
La contesa ruota intorno a un bene che ha accompagnato una parte significativa della loro vita comune e che oggi è al centro di un duello legale molto concreto
La storia, già ampiamente raccontata, tra Brad Pitt e Angelina Jolie assume un capitolo ulteriormente turbolento. Non si tratta di una reunion romantica né di nuovi progetti cinematografici: la contesa ruota intorno a un bene che ha accompagnato una parte significativa della loro vita comune e che oggi è al centro di un duello legale molto concreto.
La vicenda in breve
Pitt e Jolie avevano acquistato insieme nel 2008 la prestigiosa tenuta Château Miraval in Provenza, comprensiva di castello, vigneti e produzione vinicola: un investimento tanto economico quanto simbolico.
Nel 2021 Angelina avrebbe venduto la sua quota della tenuta alla società italiana-russa Tenute del Mondo, parte del gruppo Stoli, senza quello che Brad considera il suo consenso.
Nel 2022 Pitt ha avviato una causa legale sostenendo che esisteva un accordo vincolante per cui nessuno dei due avrebbe potuto vendere la propria quota senza l’approvazione dell’altro.
Jolie ha replicato con una controquerela, accusando l’ex marito di portare avanti “una guerra di vendetta” nei suoi confronti.
Le ultime mosse: documenti, email e 35 milioni di dollari
Il 29 ottobre 2025 il team legale di Pitt ha depositato nuovi documenti presso il tribunale della Contea di Los Angeles, comprendenti comunicazioni tra gli avvocati delle due star relative alla vendita del 2021.
Tra gli allegati figura un’email del novembre 2023 in cui gli avvocati di Jolie affermano che “la natura gravosa di questa procedura è una conseguenza delle azioni dello stesso Pitt”, sostenendo che l’attore stia cercando 35 milioni di dollari di risarcimento per danni derivanti dalla vendita e dal presunto impatto sull’attività vinicola di Miraval.
La controparte ribatte che alcune comunicazioni richieste da Pitt sono protette dal segreto professionale e che la richiesta di accesso ai documenti è un’invasione della privacy dell’attrice.
Il significato dietro la disputa
Al di là dei dettagli legali, la contesa riflette una frattura emotiva profonda. In documenti depositati il 6 ottobre 2025, Jolie ha dichiarato che lei e i figli non sono più tornati a Miraval dalla separazione, a causa dei “dolorosi ricordi” legati a quel luogo.
La tenuta, dove i due si erano sposati nel 2014, rappresentava per la famiglia un rifugio privato e un simbolo di unione. Ora è divenuta il fulcro di una lunga battaglia legale che coinvolge non solo questioni economiche ma anche reputazionali.
Secondo documenti citati da People e Vanity Fair, al centro della vicenda ci sarebbe anche un presunto accordo di riservatezza che Pitt avrebbe voluto far firmare all’ex moglie, legato a episodi del loro passato familiare.
Un caso da osservare
La disputa Miraval è un intreccio perfetto tra glamour hollywoodiano, business del lusso e fragilità umana. Due icone del cinema mondiale, un patrimonio di decine di milioni di dollari e un contenzioso che continua a evolversi a colpi di carte processuali.
La prossima udienza, prevista per il 17 dicembre 2025, potrebbe chiarire se il tribunale concederà l’accesso ai documenti richiesti da Pitt o se accoglierà le eccezioni di riservatezza sollevate da Jolie.
Per ora, l’unica certezza è che la storia di Brad Pitt e Angelina Jolie – iniziata come una delle più affascinanti love story di Hollywood – si sta trasformando in una lunga e complessa battaglia legale, con Château Miraval come teatro e simbolo di un amore finito ma mai davvero concluso.