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World Trophy

Vince il Giappone, ma il secondo tiramisù più buono del mondo è siciliano

Milena Russo, di Capo d’Orlando, che ha realizzato “Amor Misù”, una creazione che rappresenta un omaggio alla pasticceria d’autore siciliana

Redazione La Sicilia

08 Novembre 2025, 13:31

Vince il Giappone, ma il secondo tiramisù più buono del mondo è siciliano

La pasticcera siciliana Milena Russo

Al World Trophy of Professional Tiramisù, il Campionato del Mondo dedicato al dolce italiano e organizzato quest’anno a Roma dalla Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (Fipgc), a salire sul gradino più alto del podio è stata la giapponese Aya Okada, mentre l’Italia conquista il secondo posto con la messinese Milena Russo. Medaglia di bronzo al Marocco con Simon Loutid.

Aya Okada, classe 1996 e originaria della prefettura di Ishikawa, ha colpito la giuria con un tiramisù dalla forma scenografica: un pianoforte a coda decorato con ciliegie al maraschino e amarena, equilibrio di estetica e gusto.

Secondo posto per Milena Russo, di Capo d’Orlando (Messina), che ha realizzato “Amor Misù”, una creazione che unisce rosa bulgara, caffè, lampone e pepe rosa, accompagnata da un savoiardo al rosmarino e limone: un omaggio alla pasticceria d’autore che porta la Sicilia sul podio internazionale. Terza posizione per Simon Loutid, rappresentante del Marocco, con “Nostalgia di un bambinò”, ispirato ai profumi intensi di vaniglia e ibisco e presentato come un fiore di bissap.

In gara maestri pasticceri da 10 Paesi: Italia, Francia, Australia, Giappone, Marocco, Messico, Cina, Perù, Senegal e Colombia. Ogni concorrente ha dovuto realizzare due versioni del tiramisù: una classica, utilizzando esclusivamente gli ingredienti tradizionali, e una innovativa, libera nella composizione ma obbligata a includere una parte cotta, un formaggio fresco spalmabile e il caffè. Il podio è stato definito sulla somma dei punteggi ottenuti in entrambe le prove.

«Questa competizione – sottolinea il presidente Fipgc Matteo Cutolo – rappresenta l’essenza della pasticceria contemporanea: rispetto della tradizione, apertura al mondo e desiderio di innovare senza perdere l’identità. Il tiramisù, simbolo dell’Italia, si conferma un linguaggio universale capace di unire culture e professionisti di ogni parte del pianeta».