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“Dal van di Real Time a San Siro con la Fiamma”: ascesa (e nuove sfide) di Gianluca Torre, il volto di "Casa a prima vista" che sarà tedoforo a Milano

Il broker che ha stregato il pubblico in TV e in podcast: dalla corsa con la Fiaccola Olimpica alla seconda stagione di “La Casa Perfetta”, con ospiti pop e racconti molto domestici

Fabio Russello

18 Dicembre 2025, 18:06

“Dal van di Real Time a San Siro con la Fiamma”: ascesa (e nuove sfide) di Gianluca Torre, il volto di Casa a prima vista che sarà tedoforo a Milano

La scena è questa: è sera, lo stadio di San Siro ribolle di attesa, i riflettori disegnano un cono di luce e in quell’ovale di cemento e memoria compare un agente immobiliare in abito scuro, cravatta in ordine e passo veloce. Tra le mani, non un mazzo di chiavi per l’ennesimo appartamento in Porta Romana, ma la fiaccola dei Giochi invernali. L’uomo è Gianluca Torre e, a Milano, dice emozionato, correrà l’ultimo tratto da tedoforo. È lo stesso che in TV trasforma piantine e metrature in racconto pop, e che ora porta la sua “voce di casa” nel rito più antico e simbolico dello sport. Un cortocircuito perfetto tra l’Italia che sogna la casa giusta e l’Italia che sogna lo sport, cucito addosso a un personaggio diventato, a suo dire, “l’agente immobiliare più imitato del mondo”.

Dal salotto di Real Time alla Fiamma: perché questa staffetta dice molto dell’Italia di oggi

Nelle ore e nei giorni che precedono i Giochi di Milano-Cortina 2026, la Fiamma Olimpica percorre il Paese in una staffetta di 63 giorni, per 12.000 chilometri, toccando tutte le 20 regioni, le 110 province e celebrando 60 città: un viaggio che accende patrimoni, comunità e piazze, tra Colosseo, Grand Canal e il Duomo di Milano. È un percorso pensato per unire e raccontare l’Italia, e che culminerà proprio a Milano, con l’ingresso a San Siro la sera di venerdì 6 febbraio 2026.

La “partenza italiana” è già un mosaico di volti noti: il 6 dicembre 2025 allo Stadio dei Marmi il primo tedoforo è stato il campione di nuoto Gregorio Paltrinieri, seguito da Elisa Di Francisca e Gianmarco Tamberi; poi, tra le strade di Roma, si sono alternati atleti e artisti, dal cestista Achille Polonara al cantante Achille Lauro, fino al regista Giuseppe Tornatore. Un bagno di folla che ha dato il senso del viaggio.

In questo quadro, Gianluca Torre racconta a Gente che sarà tra i 10.001 tedofori della staffetta italiana e che a Milano porterà la torcia “nell’ultimo tratto”. Un annuncio che, al di là del fascino del dettaglio, intercetta bene lo spirito della staffetta 2026, costruita come un itinerario nella cultura pop e nella quotidianità del Paese: non solo campioni, anche volti che hanno saputo, in altri linguaggi, diventare riferimenti di massa. I numeri e la scansione del percorso sono pubblici e ufficiali; i nomi, invece, vengono svelati per tappe, con fisiologico riserbo sulle ultime sequenze.

L’uomo dietro il personaggio: dagli inizi nella pubblicità a top performer del real estate

Prima del piccolo schermo, Torre è stato “uomo di numeri e creatività” nella pubblicità digitale, dove ha lavorato dagli anni Novanta fino alla crisi del 2008, per poi virare – tardi ma con decisione – sul mercato immobiliare milanese. Oggi opera con Engel & Völkers tra Porta Romana e Centro Storico, specializzandosi in residenziale di pregio e trattative complesse, quelle in cui contano empatia, timing e regia più ancora che lo sconto in trattativa. È la biografia che lui stesso ha ricostruito in interviste e che le sue schede professionali confermano.

Il salto in tv arriva nel 2023 con Casa a prima vista su Real Time (canale di Warner Bros. Discovery), il docu-reality che ha trasformato agenti e piantine in intrattenimento, mostrando al pubblico il backstage delle compravendite. Nella “squadra Milano” Torre gioca di fioretto tra Ida Di Filippo e Mariana D’Amico: ironico, elegante, sempre pronto al commento dal van. Il format – prodotto da Blu Yazmine – è diventato un fenomeno cross-mediale: stagioni ravvicinate, nuove puntate dal 17 febbraio 2025, incursioni in Toscana e sfide “tutti contro tutti”, fino agli episodi speciali che mischiano i cast di Milano e Roma. È la televisione che intercetta un bisogno reale (capire come si compra e si vende casa, cosa guardare, quanto pagare) e lo serve con ritmo e leggerezza.

Risultato: Torre da agente diventa personaggio. Si moltiplicano inviti, interviste, ospitate, e anche le parodie – da Ubaldo Pantani in giù – entrano nel gioco. Lui stesso ammette: “non avrei mai pensato che mi fermassero per i selfie”, ma continua a rivendicare il mestiere di sempre: “non lascio il mio lavoro”. È, in fondo, la misura più precisa del fenomeno: la tv gli ha dato uno slancio, ma il suo “cuore” resta nelle trattative, tra sopralluoghi, rogiti e clienti dai desideri impossibili.

“L’agente immobiliare più imitato del mondo”: un claim che ha storia (e fondamento pop)

Quando Torre rivendica, sorridendo, di essere “l’agente immobiliare più imitato del mondo”, gioca con i codici della tv italiana. È un’iperbole consapevole che poggia su due pilastri: la viralità sui social – reel e TikTok in cui il suo tono “british” a volte divide ma funziona – e l’effetto emulazione che scatta quando un linguaggio di nicchia diventa costume. La copertura mediatica sul suo “parlato” è ormai una costante, tra commenti e meme, segno che il personaggio ha attecchito ben oltre la nicchia di canale.

Ma al netto del sorriso, l’effetto imitazione dice qualcosa di serio: la figura dell’agente immobiliare in Italia ha spesso sofferto di stereotipi – il “mediatorino” che apre porte e poco più – mentre Casa a prima vista l’ha riposizionata come consulente, storyteller, problem solver. Lo confermano gli addetti ai lavori e le ricadute sul mercato: più attenzione ai dettagli, più consapevolezza del valore al metro quadro, più domande tecniche in visita. Il programma è diventato, per molti spettatori, una piccola “scuola di sguardo”.

Il podcast “La Casa Perfetta” raddoppia: da Leotta a Nek, fino a Mara Maionchi e Baby K

Nel 2025 Torre ha lanciato il suo podcast/vodcast “La Casa Perfetta” (produzione Dopcast, distribuzione anche su YouTube e piattaforme), nato con l’idea semplice e potente di raccontare la vita dei vip attraverso le scelte di arredo, luce, materiali, abitudini domestiche. La prima stagione ha aperto con Diletta Leotta e ospitato, tra gli altri, Linus, Rocco Siffredi, i Coma_Cose, Saturnino, Paolo Ruffini, Davide Oldani, Valentina Barbieri: racconti spesso sorprendenti, tra fissazioni d’autore e case che diventano biografie in pianta.

Ora è partita la seconda stagione: dalla settimana del 2 dicembre 2025 nuove puntate arrivano “a cadenza settimanale”, con un parterre che mescola musica, tv e digital. Si parte con Nek (al secolo Filippo Neviani), poi arrivano le “viperette” Ida Di Filippo e Mariana D’Amico, quindi Baby K, Mara Maionchi, la coppia Frau ed Ernst Knam, Emily Pallini, ClioMakeUp, Guido Bagatta, Lodovica Comello e Giulia Salemi. Una scaletta che alza l’asticella del casting e che conferma la cifra del format: intimo, laterale, confidenziale.

Curiosità operativa: la stagione 2 è disponibile sulle piattaforme da martedì e ha avuto anche finestre e anteprime video; su Apple Podcasts compaiono già gli episodi con Nek e con il “duetto” domestico Ida & Mariana, segno che la macchina è partita a regime.

Tra tv e realtà: vendere case resta il mestiere (e Milano il suo campo da gioco)

Dietro il personaggio rimane un professionista che vende, studia e negozia. Nelle interviste, Torre racconta case “impossibili” vendute alla prima visita, ex dimore d’epoca con bunker in giardino, trattative lampo con acquirenti insospettabili. Il suo terreno è la Milano che cambia: Porta Romana, Centro Storico, i quartieri in rinascita. E la pagina professionale con Engel & Völkers lo inquadra chiaramente: residenziale di alta gamma, inglese fluente, consulenza su investimenti e ville; una fiducia costruita “stanza per stanza”.

Sul fronte televisivo, oltre a Casa a prima vista, Torre è entrato in Turisti per Case accanto a Ida Di Filippo e Tommaso Zorzi: un’estensione “divertita” del suo personaggio nel sistema Real Time, a dimostrazione che il suo racconto di luoghi e abitare è ormai un asset spendibile su più formati.

Verso il 6 febbraio 2026: cosa aspettarsi all’arrivo a Milano

La Fiamma Olimpica concluderà il suo viaggio a Milano nel tardo pomeriggio/sera del 6 febbraio 2026, entrando in San Siro per la Cerimonia d’Apertura. Nel frattempo, tra dicembre 2025 e gennaio 2026, la staffetta attraverserà l’Italia con una liturgia precisa: convoglio lungo quasi 200 metri che viaggia a circa 4 km/h, partenza alle 7:30 e arrivo alle 19:30 con l’accensione del braciere nella città tappa. Nel mezzo, city celebration, musica e una narrazione pensata per culminare nell’ultimo chilometro, quello che tutti aspettano e che gli organizzatori, comprensibilmente, proteggono con un po’ di suspense.

Se davvero – come anticipa – Gianluca Torre correrà “il tratto finale” milanese, sarà l’ennesimo cortocircuito di questa Italia 2026: l’agente tv che porta la Fiamma nel tempio del calcio, mentre l’indomani tornerà a mostrare cucine a isola e cabine armadio ai clienti. E chissà che, tra un “dream” e un “deal”, non finisca per firmare la casa più “olimpica” della sua carriera.