Bologna
L'aerotaxi, i 12 mila passeggeri e le 2.600 rotte senza pagare le tasse: il blitz della Gdf che ha scoperto la maxi evasione
La frode milionaria nel comparto dei voli privati, legata al mancato versamento del tributo dovuto per gli aerei di lusso per un importo complessivo superiore ai 2 milioni di euro
La Guardia di Finanza di Bologna ha scoperto un’evasione milionaria nel comparto dei voli privati, legata al mancato versamento del tributo dovuto per gli aerei di lusso adibiti al servizio di aerotaxi, per un importo complessivo superiore ai 2 milioni di euro.
L’operazione è scaturita dal monitoraggio dei voli on demand transitati all’aeroporto “Marconi” tra il 2021 e il 2024, gestiti da 200 compagnie aeree private straniere.
Incrociando i dati sul traffico con le informazioni presenti nelle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle bolognesi hanno ricostruito gli spostamenti di oltre 12.700 passeggeri su più di 2.600 aerotaxi, accertando l’omesso pagamento, da parte delle società estere, del prelievo da applicare per ciascun viaggiatore.
Considerate anche le sanzioni amministrative, l’ammontare contestato supera i 2 milioni di euro; a tutela del credito erariale, è stato richiesto alla locale Agenzia delle Entrate il sequestro di un velivolo immatricolato a Malta.
Introdotto nel 2011, tale tributo rientra tra le imposte “ambientali”, concepite per gravare su servizi potenzialmente impattanti sull’ecosistema, destinando il relativo gettito a finalità di tutela ambientale.
L’attività investigativa si inserisce nella costante azione della Guardia di Finanza a presidio della legalità economico-finanziaria, del corretto funzionamento dei mercati e della leale concorrenza, contribuendo al contrasto delle frodi fiscali che sottraggono risorse alla collettività.