le indagini
Marsala, tentano di incendiare la “Pescheria Crimi”: due fratelli ai domiciliari
Prima hanno acquistato la benzina, subito dopo hanno raggiunto il locale a bordo di una bicicletta
Due fratelli marsalesi sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Marsala. I due sono indagati per aver tentato di appiccare il fuoco alla “Pescheria Crimi” di Marsala, situata nel cuore del mercato ittico cittadino, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre.
L’episodio ha provocato danni significativi ai locali dell’attività commerciale, situata in Piazza del Popolo, e ha destato forte preoccupazione per la vicinanza a edifici abitati e alla presenza di bombole di gas.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Marsala, hanno permesso di raccogliere in meno di un mese elementi gravi e coerenti con la ricostruzione dei fatti. Secondo quanto emerso, i due fratelli avrebbero prelevato benzina da un distributore del centro urbano, trasportandola in bottiglia fino al mercato ittico a bordo di biciclette. Giunti sul posto, con il volto coperto, si sarebbero introdotti all’interno della struttura per dare fuoco al bancone della pescheria.
Fondamentale per l’identificazione dei presunti responsabili è stata l’analisi dei filmati di videosorveglianza acquisiti dai militari dell’Arma, sia nei pressi del mercato che lungo alcune vie limitrofe.
Le indagini preliminari sono ancora in corso e mirano a chiarire ulteriori dettagli sull’accaduto e sulle motivazioni alla base del gesto, che al momento viene qualificato come tentato incendio doloso.