×

Treni

Riapre la ferrovia Palermo-Catania, inaugurati i primi 38 km di raddoppio: «Nel 2030 si farà in due ore», ma per ora restano 3

Via oggi al primo treno nell'unico tratto completato, i 38 km tra Bicocca e Catenanuova. Dal 2 novembre riapre tutta la tratta, continuano i cantieri sugli altri lotti

Salvo Catalano

29 Ottobre 2025, 11:10

14:32

Raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova

Taglio del nastro per il primo lotto del raddoppio ferroviario Catania-Palermo. Stamattina è partito il treno inaugurale sulla tratta Bicocca-Catenanuova: 38 km a doppio binario con le caratteristiche dell'alta capacità. In teoria i treni potranno viaggiare fino a 200 km orari. Per adesso si fermeranno però a 160. La Catania Palermo finalmente riapre, visto che negli ultimi anni era stata chiusa e chi avesse voluto tentare ugualmente l'impresa avrebbe dovuto prendere i bus sostitutivi.

A partire dal 2 novembre, con la ripresa dell’offerta commerciale fra Catania e Palermo, tornerà il collegamento diretto fra le due città che impiegherà due ore e 57 minuti. Nonostante il primo tratto raddoppiato, non c'è ancora un risparmio di tempo, sia per la mancanza di treni adeguati a raggiungere i picchi di velocità consentiti dalla nuova infrastruttura, sia perché prossimamente verranno implementati gli impianti tecnologici. 

«Per noi è una giornata fondamentale perché questo è un tassello importante della nuova Catania–Palermo - ha dichiarato l’amministratore delegato di Rfi Aldo Isi - Abbiamo tutti i cantieri aperti, quindi non sono solo questi trentotto chilometri che lasciamo al territorio, ma complessivamente, da qui al 2030, attiveremo tutta la nuova infrastruttura per arrivare in due ore da Catania a Palermo. Questa infrastruttura è al livello delle più importanti del Paese e rende per la Sicilia un servizio di qualità, come giusto che sia, unitamente a tutti i cantieri che sono operativi nell’Isola: non dimentichiamo la Giampilieri – Fiumefreddo, il nodo di Catania. Complessivamente in Sicilia oggi abbiamo diciotto miliardi di lavori. Credo sia una risposta molto efficace di Rete Ferroviaria Italiana per un servizio di qualità alla Regione e al Paese», ha concluso Isi.

Renato Schifani e Aldo Isi

Sul treno inaugurale sono saliti a bordo per il Gruppo FS gli Amministratori Delegati e Direttori Generali Aldo Isi di Rete Ferroviaria Italiana e Dario Lo Bosco di Italferr, il commissario di Governo Filippo Palazzo, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il sindaco di Catania Enrico Trantino, l'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, i rappresentanti dell'impresa We Build. Intervenuto in collegamento Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tutta l'opera di raddoppio ferroviario e alta capacità Palermo-Catania-Messina ha un valore economico di circa 13 miliardi di euro, anche con fondi PNRR. Il segmento inaugurato oggi tra Catania Bicocca e Catenanuova è costato circa 600 milioni di euro, costi lievitati rispetto ai 415 milioni di euro previsti nel 2019 a inizio cantieri. «In generale Rfi ha attualmente cantieri aperti in Sicilia per un totale di 18 miliardi di euro», fa i conti l'amministratore di Rfi Isi. 

Alessandro Aircò e Nico Torrisi

Il commissario straordinario Palazzo sottolinea come l'opera ferroviaria si tiri dietro altre infrastrutture fondamentali e di cui la Sicilia interna è sprovvista. «Costruiremo 110 km di condotta idrica - ha detto - che servirà alla ventina di Tbm (le talpe meccaniche) che scaveranno 70 km di galleria a doppia canna. E resteranno come patrimonio della Sicilia che su questo ha un gap notevole. Tramite Terna, poi, stiamo costruendo decine di chilometri di linea ad alta tensione di cui il centro Sicilia è sprovvisto». Giornata di speranza anche per il sindaco di Catania Trantino: «Spesso guardiamo quello che non va, parliamo di quanto ci stiamo in auto per percorrere la A19. Andare in treno significa alleggerire i pensieri, significa migliorare la qualità esistenziale». 

Nel cantiere hanno operato ogni giorno in media oltre 250 maestranze, più di 500 le ditte appaltatrici coinvolte nell’esecuzione dei lavori con oltre 170 mezzi d’opera impiegati. La nuova linea comprende la realizzazione di 17 viadotti ferroviari, 2 gallerie artificiali, 8 cavalcaferrovia stradali e 5 sottovia stradali che hanno permesso l’eliminazione di tutti i 14 passaggi a livello esistenti per garantire una viabilità su strada alternativa e non interferente con la linea ferroviaria. Adeguate, coerentemente con il raddoppio della linea, anche le stazioni di Catania Bicocca, Motta S. Anastasia, Sferro e CatenanuovaNella realizzazione del raddoppio sono state installate inoltre tutte le più recenti tecnologie legate alla gestione del traffico ferroviario, per garantire sicurezza, puntualità, affidabilità e tempestività degli interventi manutentivi della linea.  

Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, è voluto intervenire da Milano. «Webuild è attualmente attiva in Sicilia con 7 progetti infrastrutturali, di cui 6 ferroviari lungo la direttrice Palermo-Catania-Messina e 1 autostradale sulla Ragusana. Per questi progetti, includendo anche la tratta Bicocca-Catenanuova, sono stati stimati complessivamente 7.000 posti di lavoro, tra personale diretto e di terzi, con circa 4.450 persone gia' operative (tra personale diretto e di terzi) e 2.700 fornitori coinvolti da inizio lavori. Il totale delle assunzioni registrato nei primi nove mesi del 2025 nei cantieri siciliani Webuild è di circa 770 persone». 

Il progetto della nuova linea Palermo-Catania, per un totale di 179 km di cui circa 128 km in galleria, prevede il doppio binario fra Bicocca-Catenanuova, già realizzato, e nella tratta Fiumetorto-Lercara Diramazione e un nuovo binario veloce fra Lercara Diramazione e Catenanuova, in variante di tracciato. Sulla Catania-Messina invece sono in corso i lavori di doppio binario fra Giampilieri e Fiumefreddo, per una lunghezza complessiva di circa 42 km. Al momento sono in corso gli interventi su tutti i lotti dell’itinerario.