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Il caso

Baraccopoli di Messina, secondo furto di gasolio alla ditta. Schifani: «Il risanamento non si ferma», chiesta più sicurezza

La demolizione in corso in via Taormina subisce un altro reato a distanza di meno di un mese dal precedente. Espressa solidarietà al direttore del cantiere

Redazione La Sicilia

11 Novembre 2025, 17:13

Baraccopoli di Messina, secondo furto di gasolio alla ditta. Schifani: «Il risanamento non si ferma», chiesta più sicurezza

«Il risanamento di Messina non si ferma. Episodi come questi non devono far perdere di vista che si tratta di un processo che coinvolge tutti, nessuno escluso. Vogliamo restituire ai cittadini spazi sani e vivibili e per farlo serve l’impegno collettivo nel segno della legalità e del cambiamento». Così il presidente della Regione Siciliana e commissario per il risanamento di Messina, Renato Schifani, dopo il secondo furto di gasolio, in meno di un mese, ai danni dei mezzi impegnati nella demolizione delle baracche di via Taormina.


La Struttura commissariale ha inviato una nota alla Prefettura di Messina per chiedere un rafforzamento della vigilanza. Il sub commissario Santi Trovato, durante un sopralluogo insieme al sindaco Federico Basile, ha espresso solidarietà al direttore del cantiere Daniele Picci e all’impresa che opera nelle attività di sgombero e di bonifica.